Per la Polizia locale una nuova convenzione che va incontro alle esigenze dei territori

Per la Polizia locale una nuova convenzione che va incontro alle esigenze dei territori

 

“La nuova convenzione per la riorganizzazione in sub ambiti della Polizia locale rappresenta un importante passo avanti nel percorso di riorganizzazione dell’Unione, che va incontro alle esigenze dei singoli territori” ha detto il consigliere Wild nel Consiglio comunale di ieri, martedì 22 febbraio.

“I servizi, infatti, vengono ‘cuciti su misura’ per ciascun Comune, a partire dal fatto che la Polizia locale rientra nell’assetto della bassa Valmarecchia, esentando il personale in servizio dall’obbligo di coprire anche l’alta valle a scapito delle necessità di interventi sul nostro territorio. Tra i punti di forza della nuova convenzione – ha aggiunto Wild – anche l’introduzione della Cabina di regia, uno strumento che si è rivelato molto utile per quanto riguarda ad esempio l’ambito dei Servizi sociali”.

“Questa convenzione consente di raggiungere uno dei macro-obiettivi che innanzitutto come lista civica, e poi come coalizione, ci eravamo dati nel 2019, quando avevamo posto con forza il tema della necessità di superare quello che all’epoca era l’assetto esistente dell’Unione a 10 Comuni, attraverso la creazione di un ambito della bassa Valmarecchia nell’ottica di garantire una migliore efficacia dei servizi. Oggi siamo esattamente dove volevamo arrivare, nonostante le fisiologiche difficoltà incontrate sul percorso. Quindi ringrazio chi ha lavorato per raggiungere questo obiettivo, in particolare l’assessore Rinaldi, i funzionari del Comune e dell’Unione, oltre naturalmente alla sindaca Parma”.

“Ci sono ancora aspetti che possono e devono essere migliorati, a partire dall’individuazione di una soluzione più efficace per il reclutamento del personale: al momento, infatti, è stata ripristinata la storica dotazione organica, ma se volessimo aumentare il numero di agenti per avvicinarci agli standard regionali dovremmo comunque tener conto da un lato degli equilibri di bilancio e dall’altro di una norma sui limiti di spesa del personale fin troppo rigida. Sono comunque fiducioso che questa possa essere una priorità nella seconda parte del mandato che è appena cominciata”.

“Il capogruppo della Lega Fiori – conclude il consigliere Wild – propone la soluzione semplicistica e demagogica di uscita dall’Unione, come se questo potesse dare la certezza di un numero maggiore di agenti o di un servizio migliore. La realtà è tutt’altra e cioè che come era già stato spiegato in Commissione esistono precisi limiti normativi e di spesa, che ad oggi rappresentano limiti oggettivi al di là dell’esclusiva volontà politica”.