04 Apr Sabato 6 aprile una giornata per la memoria e il futuro della Valmarecchia
In cammino da Fragheto a Maiolo
Come diciamo da sempre, la Valmarecchia è la nostra ricchezza più grande, un patrimonio comune a cui siamo tutti molto legati e che meriterebbe di essere valorizzato al meglio delle sue possibilità, assecondando la sua vocazione naturale.
La valle del Marecchia è però anche un territorio che ha ricevuto nel corso del tempo diverse ferite, di cui porta ancora oggi i segni.
Sabato 6 aprile 2024 sarà una giornata molto importante per un duplice motivo, che ha come denominatore comune l’intera vallata e il richiamo che sentiamo, come forza politica ma prima ancora come cittadini, a essere presenti.
Alle ore 9 è previsto il ritrovo a Fragheto (Comune di Casteldelci) per una breve passeggiata e la partecipazione alla commemorazione dei caduti del 7 Aprile 1944 assieme ai ragazzi dell’istituto comprensivo di Pennabilli, in occasione dell’80esimo anniversario della strage nazifascista.
Un’occasione per onorare assieme la memoria delle vittime innocenti dell’alta Valmarecchia e ricordare l’orrore della guerra, di tutte le guerre. Un momento di riflessione assolutamente attuale, anche alla luce dei crimini umanitari che si stanno consumando ancora oggi in tutto il mondo, alimentati dalla produzione e vendita di armi.
Nel pomeriggio ci si rimette in marcia contro uno dei maggiori scempi ambientali a cui abbiamo assistito in questi ultimi decenni in Valmarecchia. L’appuntamento è alle ore 14 in località Cavallara di Maiolo, dove è previsto l’ampliamento degli stabilimenti avicoli Fileni a breve distanza dalla Rocca di San Leo e dai ruderi di Maioletto: da qui si camminerà assieme fino al Municipio di Maiolo, per lanciare nuovamente un appello alle istituzioni.
Una battaglia nella quale abbiamo portato più volte il nostro contributo in questo ultimo anno, sia nelle sedi istituzionali che nel dibattito pubblico, per ribadire la nostra contrarietà ad un’idea di sviluppo della vallata diametralmente opposta alla nostra (con tutto ciò che ne consegue sotto il profilo ambientale, ecologico, idrico, di traffico…), frutto di una decisione di pochi che impatta sul presente e il futuro di tutti.
Pensiamo e ribadiamo che ciò che succede fuori dai confini di Santarcangelo, a maggior ragione lungo la “spina dorsale” del fiume Marecchia, ci interessa e ci deve interessare in prima persona, come un’unica comunità che immagina un futuro e una società migliori per sé e per chi verrà. Chiudersi nel proprio orticello, dimenticando di fare memoria del nostro passato e abbandonando le battaglie per il bene comune, danneggia tutti noi.
Noi saremo presenti alle due iniziative di sabato prossimo e vi invitiamo a partecipare.