Politiche abitative, anziani, persone con disabilità: la nostra idea di città giusta nel sociale

Politiche abitative, anziani, persone con disabilità: la nostra idea di città giusta nel sociale

 

Alice Bertozzi: “Nuovi alloggi popolari e un patto pubblico per il diritto alla casa”
Stefano Rasponi: “Dignità del lavoro, osteria sociale e tavolo di coordinamento”

 

All’indomani di un’edizione della Festa della Solidarietà che purtroppo è stata penalizzata dal maltempo, torniamo a parlare di sociale, che rappresenta una delle nostre priorità a partire dall’ottimo lavoro svolto in questi anni dall’assessore Danilo Rinaldi.

“Il principale ambito d’intervento dovranno essere le politiche abitative: il diritto alla casa va garantito con strumenti diversificati e strutturali, dalla realizzazione di nuove case popolari a un patto pubblico-privato per creare disponibilità di alloggi a canone concordato, con agevolazioni per i proprietari” afferma la candidata Alice Bertozzi.

“La riqualificazione dell’ex casello di via Celletta dell’Olio, che ospiterà persone senza fissa dimora, potenzierà il servizio di housing first, mentre la vecchia scuola di Canonica potrebbe essere destinata a un progetto di co-housing per anziani autosufficienti”.

“Nuovi servizi per gli anziani, come le ‘badanti condivise’, si dovranno affiancare a un maggiore supporto agli assistenti familiari di persone non autosufficienti e all’ampliamento dei posti presso la casa protetta ‘Suor Angela Molari’, già finanziato dall’ASP Valloni-Marecchia”.

“Per le persone con disabilità immaginiamo la creazione di un condominio solidale, oltre a percorsi di autonomia abitativa – come quello che nascerà presso l’ex casello di via Rughi – della mobilità e del lavoro, con interventi mirati a una maggiore inclusione professionale nel tessuto economico santarcangiolese”, aggiunge il candidato Stefano Rasponi.

“A questo proposito torniamo anche a proporre la creazione di una ‘osteria sociale’ sul modello delle cucine popolari realizzate da altri Comuni anche in Romagna, dove potrebbero lavorare insieme professionisti, volontari e persone ‘svantaggiate’ in un’ottica di integrazione e collaborazione trasversale”.

“Le politiche sociali, in ogni caso, dovranno essere pianificate a partire da un’analisi di bisogni e servizi esistenti attraverso l’Osservatorio sulle politiche sociali dell’Unione di Comuni, istituito in questo mandato, al quale proponiamo di affiancare un tavolo tecnico di coordinamento permanente per realizzare una visione integrata e sistemica tra servizi sociali, educativi e sanitari”.