01 Dic Emendamento all’odg del consigliere Fabbri relativo alla sicurezza sul lavoro
Riportiamo di seguito il testo dell’emendamento proposto dal consigliere Wild all’ordine del giorno relativo alla sicurezza sul lavoro, presentanto ieri (mercoledì 30 novembre) in Consiglio comunale dal consigliere Marco Fabbri.
L’emendamento, accettato dal proponente, rappresenta il contributo della nostra lista all’odg presentato dal Partito Democratico – poi approvato dall’assemblea all’unanimità – su un tema particolarmente importante come la sicurezza nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro (e in generale della sicurezza dei lavoratori tra le fasce più giovani), che il consigliere Wild ha redatto in collaborazione con una rappresentanza degli studenti.
(inserito dopo “Per le famiglie delle vittime si avvia un dramma umano immenso e insanabile oltre ad una tragedia economica a cui spesso vanno incontro per aver perso un percettore di reddito, soprattuto nelle famiglie dove sono presenti figli minorenni o appena nati”)
A questo drammatico elenco vanno infine aggiunte e considerate le giovanissime vittime, decedute nel corso dello svolgimento di progetti di alternanza scuola-lavoro. Pur non disponendo di cifre ufficiali, le notizie di cronaca contribuiscono a restituire un quadro preoccupante su scala nazionale: nell’ottobre 2017, in una azienda di La Spezia, uno studente rimane schiacciato sotto un carrello elevatore, riportando fratture ad una gamba; sempre nello stesso anno, a dicembre, a Faenza un diciottenne rimane gravemente ferito nel crollo della gru sulla quale stava lavorando insieme ad un lavoratore il quale, purtroppo, rimane ucciso. Nel maggio 2018, in provincia di Udine uno studente ha mano e polso amputati da una fresa in un’industria che lavora l’alluminio. Il mese successivo, a Montemurlo in provincia di Prato, uno studente perde la falange di un dito mentre stava utilizzando un trapano. Nel febbraio 2020, a Genola (Cuneo), un giovane rimane schiacciato da una cancellata che gli crolla addosso dopo essere uscita dal binario, verrà ricoverato poi in terapia intensiva. Nel 2021 uno studente cade da cinque metri di altezza riportando gravissime ferite, a Rovato in provincia di Brescia, mentre si trovava su una piattaforma aerea per installare uno striscione.
Il 2022 non è ancora terminato e si contano altrettanti gravi incidenti sul lavoro tra giovanissimi: a gennaio un ragazzo di 18 anni è deceduto mentre stava partecipando ad un progetto di alternanza scuola-lavoro in un’azienda meccanica, a febbraio un 16enne è morto durante uno stage in una ditta di
termoidraulica del Fermano, ed ancora a giugno un altro 16enne è caduto da un’altezza di 5 metri mentre si trovava su una piattaforma installata per montare uno striscione, nel bresciano. Infine, la lunga striscia di sangue è proseguita con il decesso di un neo-18 enne che stava svolgendo uno stage, colpito da una lastra di metallo.
Questi sono solo alcuni esempi ed una lista, probabilmente, parziale: ad oggi non esistono rapporti Inail specifici per quanto riguarda gli incidenti in alternanza scuola lavoro. Le banche dati dell’istituto, però, conteggiano infortuni e decessi per fasce di età, ed il dato per gli infortuni tra i 15 ed i 19 anni dal 2016 ad oggi è sconfortante, trattandosi di una fascia di età dove insiste in parte l’obbligo scolastico: si parla di 32.000 infortuni l’anno, di cui mortali circa 14 ogni anno. Numeri decisamente allarmanti, su cui è necessario fare chiarezza e contro i quali è necessario prendere contromisure.
Anche questi incidenti sono riconducibili al più generale tema della sicurezza sul lavoro e vanno ugualmente se non maggiormente monitorati al fine di scongiurare ulteriori epiloghi drammatici.
Pur essendo quantomeno nelle intenzioni un’opportunità di coniugare formazione e lavoro, come segnalano da tempo sindacati e associazioni studentesche lo strumento dell’alternanza scuola lavoro, oggi denominati PCTO, ovvero Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, presenta diverse ed importanti lacune: dall’assenza della figura dei tutor scolastici alla frequente incongruenza tra formazione scolastica e azienda, passando da violazioni di varia natura sui luoghi di lavoro.
(inserito dopo il punto 3. della parte dispositiva)
4. a considerare tra le vittime del lavoro di cui al punto 1 anche I decessi avvenuti nell’ambito di percorsi di formazione scuola-lavoro, stage o come altrimenti denominati;
5. a richiedere particolare attenzione, nell’ambito di tavoli di lavoro-redazione di protocolli, percorsi di formazione di cui ai punti 2 e 3, a tutti I soggetti pubblici e privati coinvolti, riguardo alla tematica dei percorsi di formazione scuola-lavoro, stage o come altrimenti denonimati;
6. A farsi promotori, con gli organi di Governo e gli enti competenti, di una richiesta di riforma della disciplina dei PCTO, affinché ai beneficiari siano garantiti standard di sicurezza minimi adeguati e maggiori tutele in caso di infortuni sui luoghi di lavoro;
7. Che il presente Ordine del Giorno sia inoltrato alla Provincia di Rimini, alla Regione Emilia-Romagna e al Governo.